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Pistacchio di Sicilia

Pistacchio di Sicilia: storia e origini

Il pistacchio di Sicilia è una delle tipologie di frutta secca più apprezzata dell’isola. Si tratta di un alimento con molti benefici, valori nutrizionali e proprietà organolettiche. Il pistacchio è il seme della pianta Pistacia vera, vegetale dalla coltura antichissima che si è diffuso in tutto il mondo.

Il nome “pistacchio” deriva dal persiano pesteh e dall’arabo fustaq, nomi evocativi che richiamano il suono della rottura del guscio quando il frutto diventa maturo.

La pianta è originaria dell’attuale zona compresa tra la Siria, Asia Minore e Turkmenistan. Tuttavia, alcuni ritrovamenti archeologici hanno evidenziato il suo utilizzo a partire dal settimo millennio a.C. nell’attuale Turchia.

La specie si è diffusa dalla seconda metà dell’Ottocento in tutta la Sicilia e nel territorio di Bronte, raggiunse la sua massima espansione. Divenne ben presto il fulcro di tutta l’agricoltura dell’area. Al giorno d’oggi il maggior produttore è l’Iran, seguito dagli Stati Uniti e Turchia.

pistacchieto albero
Granella d Pistacchio di Sicilia
Pistacchio di Sicilia
pistacchio siciliano bio

Pistacchio: caratteristiche della pianta

La pianta del pistacchio è un albero di media altezza, non superiore ai 6 metri, dal tronco nodoso e contorto di colore grigio brunastro. La pianta fiorisce in primavera ed è necessario che non subisca gelate durante questo periodo.

Il frutto è di forma ovale e cresce in grappoli, con un seme dalla forma allungata, di colore verde chiaro. Una volta avvenuta la maturazione, il pistacchio cambia colore in rosso.

Il pistacchio possiede il mallo gommoso e resinoso, che avvolge il guscio resistente. Sarà per il connubio tra la pianta e il terreno siciliano, ricco di sali minerali, o sarà per il sole e l’aria di questa zona, ma nessun altro ha un colore verde così brillante e un profumo così intenso.

Valori nutritivi del pistacchio siciliano

Il pistacchio contiene vitamine, minerali ed è ricco di fibre. I minerali principali sono ferro, magnesio, fosforo, potassio, zinco, rame. Per le vitamine si contano invece Vitamina B6, E, K.

È un buon regolatore per il colesterolo “cattivo” presente nel sangue”.  Una porzione di pistacchi al giorno è un toccasana per la nostra salute: diuretici, antinfettivi, antiansia e utili anche a migliorare l’umore.

Inoltre, i pistacchi possono aiutare a dimagrire grazie alla grande quantità di fibre e al forte senso di sazietà che offrono. La porzione giornaliera consigliata corrisponde a circa 30 grammi, pari a circa 160/180 calorie.

Pistacchio: produzione e raccolta

Per coltivare questo frutto si deve sapere che ogni otto piante femmine va piantato un maschio. Il maschio deve essere piantato in sopravento, mentre le femmine in sottovento. In questo modo la corrente d’aria stessa può trasportare il polline dei fiori, dai maschi fino al pistillo delle femmine. Il terreno, che è caratterizzato prevalentemente da rocce vulcaniche, crea degli ostacoli considerevoli alla meccanizzazione di tutte le pratiche agricole necessarie alla produzione del pistacchio e determina elevati costi di produzione.

Ai pistacchieti siciliani viene imposto un ciclo di produzione di due anni, al fine di non stressare eccessivamente la pianta e ottenere un frutto di qualità maggiore. La raccolta avviene in modi diversi a seconda del tipo di potatura praticata. Se la piantagione è spontanea, si procede con la raccolta manuale. Se si agisce maggiormente con le potature, si utilizza la raccolta meccanica. Dopo la raccolta, il pistacchio viene smallato e quindi lasciato asciugare al sole per qualche giorno. Dalla smallatura del frutto si ottiene il prodotto classico in guscio, che potrà essere poi venduto così o sgusciato e spellato.

Vediamo ora alcune delle lavorazioni più famose praticate sul pistacchio all’interno di un’azienda.

Smallatura

Il metodo più utilizzato per togliere il mallo dal guscio è quello svolto tramite getti d’acqua. Un’altra pratica molto diffusa è il passaggio del seme in una macchina a nastri paralleli che ruotano a velocità differenti. Il prodotto viene poi immesso in un separatore ad acqua, dove i frutti maturi vanno sul fondo e i verdi chiusi, immaturi o con residui di mallo, galleggiano.

Apertura con acqua

I pistacchi raccolti non completamente maturi e quindi ancora chiusi vengono aperti con l’acqua. Anche in questo caso si ci sono due tipi diversi di aperture tramite l’acqua.

Nel primo caso i pistacchi sono immersi per 2/3 ore e aperti in modo meccanico con uno schiaccianoci. L’asciugatura avviene ad aria calda.

Nel secondo caso i pistacchi vengono immersi in acqua per molto più tempo, quasi 12 ore, a volte anche di più. Pure in questo caso sono asciugati con aria calda e così facendo i gusci si apriranno automaticamente.

Cernita meccanica

I pistacchi devono essere separati dai frutti che potrebbero essere rimasti chiusi. Nel caso di questa operazione si utilizza un cilindro munito di uncini che trattengono i pistacchi aperti. Quelli chiusi, saranno raccolti separatamente.

Tostatura

La tostatura è una pratica molto utilizzata con la frutta secca. Il metodo più utilizzato è quello ad aria forzata, dove il frutto viene tostato all’interno di un forno che consente una cottura continua.

Salatura

Anche la salatura è molto comune, e può avvenire in linea continua e in linea discontinua. Quella più utilizzata è di tipo continuo, dove il pistacchio viene fatto passare in un cilindro adibito all’aromatizzazione dove si lega con il sale.

Confezionamento

È una delle lavorazioni finali del pistacchio. Se l’imballaggio primario permette una “buona protezione” contro l’ingresso dell’umidità e dell’ossigeno all’interno della confezione, il prodotto manterrà le sue caratteristiche più a lungo nel tempo.

Pistacchio: utilizzi

Il pistacchio è un tipo di frutta secca molto pregiato e, per il suo sapore aromatico e intenso, è molto ricercato in pasticceria e in gelateria, ma anche per aromatizzare e insaporire molti piatti salati. Fra le preparazioni più diffuse sicuramente troviamo i pesti e le salse a base di pistacchio, ma anche la granella utilizzata come topping su torte o primi patti.

Guida all'acquisto del pistacchio

Per acquistare il pistacchio è necessario affidarsi agli esperti del settore. Noi dell’azienda Palumbo offriamo una scelta variegata sul nostro sito. In vendita troverai varie tipologie di pistacchio, che si distinguono per la lavorazione e la provenienza. Tutte le tipologie, però, sono uniche per l’inconfondibile qualità.

Da noi è possibile acquistare i migliori pistacchi della Sicilia biologici, di ogni tipologia: dal pistacchio in guscio a quello tostato, ma anche dell’ottimo pistacchio sgusciato greco.

Troverai anche derivati del frutto, come la farina e la granella, ideali per dolci e decorazioni.

L’azienda di Domenico Palumbo crede molto nei prodotti del territorio siciliano, che seguono una tecnica produttiva basata sulla filiera corta. L’azienda si impegna giornalmente a promuovere una tradizione agricola legata all’Isola, garantendo ai clienti solo prodotti di qualità elevata.

Degustazione e abbinamenti del pistacchio di Sicilia

Per degustare al meglio il pistacchio di Sicilia, si consiglia di assaporarlo in purezza, magari accompagnato da un bicchiere di vino rosso. La sua particolare croccantezza e il suo sapore intenso lo rendono perfetto per essere utilizzato come accompagnamento per formaggi stagionati e salumi, ma anche come ingrediente per dolci e gelati.

Il pistacchio di Sicilia è un ingrediente versatile che si presta a molteplici abbinamenti in cucina. Ad esempio, è ottimo per essere utilizzato in ricette salate come pasta, risotti e carni. Inoltre, è perfetto per essere utilizzato in dolci come torte, biscotti e gelati. Il suo sapore intenso e la sua croccantezza lo rendono perfetto per essere utilizzato in molteplici preparazioni culinarie.

Prodotti

Il pistacchio di Sicilia è particolarmente apprezzato anche nella pasticceria secca siciliana, in particolare nella preparazione dei famosi cannoli siciliani. La croccantezza del pistacchio si sposa perfettamente con la morbidezza del ripieno di ricotta, creando un contrasto di sapori e consistenze unico.

Simbolo della tradizione pasquale, l’agnello pasquale di Favara è un dolce tipico del comune di Favara a base di pasta reale e pasta di Pistacchi di Sicilia che richiede grande abilità manuale per modellare la pasta e creare splendidi agnelli sia belli che buoni. Per la preparazione si utilizzano solo mandorle di propria produzione e Pistacchi di Sicilia del territorio di Favara (AG), due dei principali ingredienti accompagnati ad un pizzico di zucchero, quindi privo di latte, uova e glutine.